Nordio: 'Dopo il referendum la riforma del processo penale'

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"Quando avremo chiuso la parentesi del referendum, che mi auguro essere confermativa, metteremo subito mano al processo penale che vogliamo riportare ai suoi primordi ispirati a una medaglia d'argento della resistenza, che era il professor Vassalli". Il ministro della Giustizia Carlo Nordio lo ha ribadito nel suo videointervento alla giornata conclusiva del nono congresso di Nessuno tocchi Caino al teatro Puntozero del carcere Beccaria a Milano.

"Vi assicuro che stiamo lavorando per un nuovo codice di procedura penale che enfatizzi i momenti del garantismo" ha aggiunto.

"Certe anticipazioni in ordine all'esecuzione della pena non le faccio, non tanto per scaramanzia ma perché sarebbe improprio ma vi assicuro - ha spiegato Nordio - che stiamo lavorando per un nuovo codice di procedura penale che enfatizzi i momenti del garantismo quindi la presunzione di innocenza, la certezza di una pena che però deve essere umana e non contraria al senso dell'umanità e la rieducazione del condannato". "Questi principi spero che troveranno attuazione in questa legislatura e l'esito del referendum - ha detto ancora il ministro - dovrebbe facilitarle". 

"La presunzione di innocenza in Italia è vulnerata in modo intollerabile" ha proseguito poi Nordio, spiegando che l'intenzione è di "limitare il più possibile la carcerazione preventiva".

Il ministro ha ricordato che ci sono "oltre 15mila persone in detenzione che non scontano una condanna definitiva e una buona parte di queste viene poi scarcerata perché la loro detenzione si manifestava ingiustificata". Secondo Nordio, "su questo profilo sarà necessario intervenire ulteriormente come noi abbiamo intenzione di intervenire per limitare il più possibile la carcerazione preventiva in ossequio alla presunzione di innocenza". 
   

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