Trovati gli elementi mancanti prodotti dalle esplosioni stellari

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Osservati nei resti di una stella esplosa, la supernova Cassiopea A, i due elementi che mancavano all'appello: il cloro e il potassio. La scoperta, che aiuta a far luce sui meccanismi che portano alla formazione degli elementi all’interno delle stelle, è e pubblicata sulla rivista Nature Astronomy ed è coordinata da Kai Matsunaga, dell'Università di Kyoto e alla guida della collaborazione Xrism, il telescopio a raggi X dell’agenzia spaziale giapponese Jaxa.

Dopo aver consumato tutto l’idrogeno disponibile attraverso il processo di fusione, le stelle continuano a bruciare a seconda della loro massa, fondendo tra loro i nuclei di elementi via via più pesanti fino al momento in cui si genera l’esplosione della stessa stella in una supernova. Per questo le stelle sono delle vere e proprie fabbriche di elementi.

Il meccanismo della formazione degli elementi è stato in gran parte compreso, ma non sempre trova riscontro nelle osservazioni, Ad esempio risultava ancora mancante una grande quantità di cloro e potassio prevista a livello teorico. Il telescopio Xrism, lanciato nel 2023, i ricercatori giapponesi sono riusciti per la prima volta a analizzare in dettaglio gli elementi presenti nei resti della supernova Cassiopea A, e osservare grandi quantità di cloro e potassio

I nuovi dati dimostrano l’accuratezza dei modelli teorici e che le discrepanze erano dovute  ai limiti di accuratezza dei telescopi precedenti. Aiutano inoltre a capire meglio quello che avviene durante le ultime fasi di vita delle grandi stelle, poco prima della loro esplosione, e di come cloro e potassio vengano distribuiti nel resto della galassia. 

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